All’interno del sistema di welfare, la difficoltà di accesso in ambito sanitario è uno degli indicatori della emergente disuguaglianza presente nel Paese. Preoccupante non è solo l’aumento delle persone che per problemi economici rinunciano a curarsi, ma la riduzione della possibilità di scelta tra cure pubbliche e private, dove la scelta privata diventa inevitabile a fronte di una minore offerta pubblica dello stesso servizio. I servizi privati per loro natura non hanno un’impostazione universalistica dunque non coinvolgono le fasce più svantaggiate e pertanto accentuano le disuguaglianze. Allo stesso tempo la promozione di forme di sanità integrativa da parte dello Stato non garantisce un’adeguata risposta alle crescenti domande sociali. Le difficoltà economiche dettate dalla crisi, unite alle difficoltà di accesso alle cure, aumentano il rischio di esclusione sociale, decretando una commistione tra questione sociale e sanitaria. L’articolo intende analizzare gli strumenti messi in atto delle singole Regioni per contrastare tale crescente disuguaglianza. Tali strumenti vengono evidenziati attraverso lo studio dei singoli Piani Socio- Sanitari, i progetti predisposti dalle Regioni per l’accesso al Fondo Sociale europeo e la legislazione regionale. Verranno indagati la natura degli interventi, se indirizzati verso l’assistenza sociale, i servizi sanitari pubblici o integrativi. Si osserverà inoltre l’attenzione posta verso la prevenzione e la qualità dei servizi offerti. Lo studio prevedrà inoltre un’analisi e un confronto sulla ripartizione economica definita da ogni singola Regione per le diverse missioni del Piano Socio- Sanitario.
Le politiche regionali verso le disuguaglianze di salute / Babusci, Daniele; Giachi, Luca. - In: WELFARE E ERGONOMIA. - ISSN 2421-3691. - (2018), pp. 39-72.
Le politiche regionali verso le disuguaglianze di salute
Babusci DanieleCo-primo
;
2018
Abstract
All’interno del sistema di welfare, la difficoltà di accesso in ambito sanitario è uno degli indicatori della emergente disuguaglianza presente nel Paese. Preoccupante non è solo l’aumento delle persone che per problemi economici rinunciano a curarsi, ma la riduzione della possibilità di scelta tra cure pubbliche e private, dove la scelta privata diventa inevitabile a fronte di una minore offerta pubblica dello stesso servizio. I servizi privati per loro natura non hanno un’impostazione universalistica dunque non coinvolgono le fasce più svantaggiate e pertanto accentuano le disuguaglianze. Allo stesso tempo la promozione di forme di sanità integrativa da parte dello Stato non garantisce un’adeguata risposta alle crescenti domande sociali. Le difficoltà economiche dettate dalla crisi, unite alle difficoltà di accesso alle cure, aumentano il rischio di esclusione sociale, decretando una commistione tra questione sociale e sanitaria. L’articolo intende analizzare gli strumenti messi in atto delle singole Regioni per contrastare tale crescente disuguaglianza. Tali strumenti vengono evidenziati attraverso lo studio dei singoli Piani Socio- Sanitari, i progetti predisposti dalle Regioni per l’accesso al Fondo Sociale europeo e la legislazione regionale. Verranno indagati la natura degli interventi, se indirizzati verso l’assistenza sociale, i servizi sanitari pubblici o integrativi. Si osserverà inoltre l’attenzione posta verso la prevenzione e la qualità dei servizi offerti. Lo studio prevedrà inoltre un’analisi e un confronto sulla ripartizione economica definita da ogni singola Regione per le diverse missioni del Piano Socio- Sanitario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.